La lettera dell’Associazione Luca Coscioni al governo: “Sospendere la somministrazione di AstraZeneca ai giovani. Rischi per la salute e per la vita”.
Con una lettera inviata al governo e al Commissario all’emergenza Figliuolo, l’Associazione Luca Coscioni ha chiesto di sospendere la somministrazione di AstraZeneca e Johnson & Johnson ai giovani per i rischi per la salute e per la vita.
Dubbi su AstraZeneca, “La fascia di età più a rischio è quella dai 20 ai 55 anni”. La lettera dell’Associazione Luca Coscioni
Il caso della ragazza di 18 anni ricoverata per una trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca ha riacceso le polemiche sulla sicurezza dei vaccini. Nonostante gli accertamenti sul caso siano ancora in corso e non sia stato confermato ufficialmente un nesso causale, il vaccino è tornato sul banco degli imputati. Insieme con Johnson & Johnson.
“La fascia di età più a rischio è quella dai 20 ai 55 anni, soprattutto individui di sesso femminile. Nei primi studi l’incidenza risultava di 1.100.000, con un terzo di casi fatali. L’analisi dei dati forniti dall’Agenzia del Farmaco e dal Servizio Sanitario Inglese, aggiornati a metà maggio, suggerisce una incidenza superiore. La nota informativa del vaccino AZ riporta la VITT come possibile effetto indesiderato che può interessare fino a 1 persona su 10.000. L’iniziativa degli open days AZ sembra mossa da buone intenzioni e sta riscuotendo grande successo, ma non è nel miglior interesse dei giovani“, si legge nella lettera dell’Associazione Luca Coscioni al governo. C’è di più. Secondo gli esperti dell’Associazione l’Italia starebbe violando le indicazioni dell’AIFA, che aveva raccomandato AstraZeneca per gli over 60.
Le critiche interessano soprattutto gli Open Day durante i quali il vaccino AstraZeneca viene somministrato a tutti senza limiti di età.
Bassetti, “Non si scateni psicosi”
Il mondo degli esperti si divide. Da una parte troviamo chi chiede al governo di sospendere la somministrazione dei vaccini in questione ai giovani i documentati rischi per la salute e per la vita, dall’altra c’è chi invita a non lasciarsi prendere dal panico e continua a difendere l’efficacia e la sicurezza dei vaccini in questione.
Parlando ai microfoni dell’Adnkronos, Bassetti ha invitato a non lasciarsi prendere dalla psicosi: “E’ stato giusto segnalare il caso rapidamente agli enti competenti per la farmacovigilanza ma le trombosi possono essere causate anche dalla somministrazione contemporanea di altri farmaci. Ora io il caso della ragazza non lo conosco a fondo anche se è gestito qui nell’ospedale dove lavoro, ma potrebbero esserci altri farmaci coinvolti. Quando ci si vaccina contro il Covid, il medico deve essere informato se si assumono terapie specifiche“.
Il dato di fatto è che con il passare delle settimane sono aumentate le voci critiche sui vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson. Diversi esperti, come ad esempio la docente di Pediatria dell’Università di Firenze, si è rivolta all’Ema chiedendo di non somministrare i vaccini a vettore virale (AstraZeneca e J&J) alle donne giovani.